Arriva l'autunno, come far capire ai bimbi il ciclo delle stagioni con rime, filastrocche e molto altro!
Per rendere più concreto il concetto di stagionalità è giusto utilizzare l’esperienza di tutti i giorni: giochi, filastrocche e lavoretti ispirati alla natura.

I bambini per natura sono molto curiosi della realtà che li circonda. Già intorno ai tre anni, nella famosa fase dei perché, cominciano a interrogarsi sui fenomeni come il sole, le nuvole o gli alberi e a essere attratti dalla natura. Le stagioni e lo scorrere del tempo sono però concetti astratti che per essere compresi dai più piccoli devono essere semplificati e resi più concreti. Ecco dunque alcuni suggerimenti per spiegare il ciclo delle stagioni ai bambini.
L’esperienza della natura
Il contatto diretto con la natura è forse uno dei migliori strumenti per spiegare ai bambini il concetto delle stagioni. Se passeggiamo in un bosco, o anche nello stesso parco, nei diversi periodi dell’anno, invitando i nostri figli a guardarsi attorno per cogliere i cambiamenti, magari con l’aiuto della macchina fotografica o di fogli e matite, il gioco è praticamente fatto. Ogni mese dell'anno racchiude infatti colori, profumi e particolarità tutte da scoprire e abituare i bimbi da subito a scorgerle e apprezzarle è un grande regalo che possiamo far loro. Una corsa a piedi nudi in primavera o con le galosce e l’impermeabile in autunno, ascoltare il canto degli uccellini o osservare i primi boccioli che spuntano dai rami, li aiuterà a capire le peculiarità di ogni momento dell'anno e la ciclicità, più di qualsiasi lettura o spiegazione teorica. La parte scientifica, che naturalmente è importantissima, può essere la cornice dell’esperienza e sarà così molto più semplice da comprendere.
Il mappamondo amico prezioso per spiegare le stagioni
Quando arriva il momento di spiegare come avviene il cambio delle stagioni, un utile alleato è senz’altro il mappamondo, che permette di chiarire i concetti generali di emisfero, rotazione e asse terrestre. Sul mappamondo si può mostrare chiaramente l'inclinazione dell'asse, facendo ruotare il globo e muovendo contemporaneamente l'oggetto intorno ad una lampada o una fonte di luce che rappresenti il sole. Così si capisce bene come la nostra luce -e quindi il sole- colpisca in modo differente il mappamondo ovvero la terra, a seconda della sua inclinazione.
Il gioco delle 4 scatole
Altro utile trucco per comprendere le stagioni è sicuramente quello di coinvolgere i bimbi in lavoretti o attività ludiche sul tema. Dal classico erbario, ai semplici disegni o collage con le foglie o i fiori, la scelta è vasta. Qui vi proponiamo il gioco delle 4 scatole, semplice da realizzare, ma di sicuro successo. Prendete 4 scatole, personalizzatele all’esterno indicando su ciascuna primavera, estate, autunno, inverno e cominciate a riempirle durante l’anno con tutti i cimeli relativi alle diverse stagioni: fiori, rami, conchiglie, ghiande ecc. Alla fine dell’anno avrete un tesoro, che i bimbi saranno felici di ammirare e mostrare agli altri.
Le stagioni in tavola
Anche il cibo può aiutarci a spiegare ai piccoli la stagionalità. Possiamo creare un cartellone con foto o disegni degli alimenti tipici di ogni stagione da appendere in cucina e consultare tutte le volte che stiamo decidendo il menù.
Filastrocche e canzoncine sulle stagioni
Per familiarizzare con le stagioni in modo veloce e divertente nulla è meglio di una bella filastrocca o di una canzoncina. Volete un esempio? Ecco Le stagioni del maestro Gianni Rodari: Primavera è una giovinetta con in bocca la prima violetta. Poi vien l'estate, nel giro eterno.. ma per i poveri è sempre inverno. Vien l'autunno dalla montagna ed ha l'odore di castagna. Vien l'inverno dai ghiacciai e nel suo sacco non ha che guai. Attraverso le rime, i bambini cominceranno a padroneggiare i concetti di estate, inverno, primavera e autunno, assimilando il passaggio da una stagione all’altra. Nella collezione di FABA è arrivato il Personaggio Sonoro Le stagioni, simpatiche e orecchiabili canzoncine, per imparare le caratteristiche dei diversi periodi dell’anno senza nemmeno accorgersi.